Liegi-Bastogne-Liegi 2019, Bettiol si sfila dai favoriti e punta su Fuglsang e Nibali: “In questo finale può fare molto bene”
Alberto Bettiol è ormai entrato in una nuova dimensione dopo il successo al Giro delle Fiandre 2019. Il 25enne azzurro della EF Education First sarà tra gli azzurri più attesi anche domani alla Liegi – Bastogne – Liegi 2019, corsa che però, in due apparizioni, non ha mai portato a termine. Ormai sono passate diverse settimane dal successo in Belgio e non è facile mantenere una forma tale, sia fisica che mentale, per eccellere anche in una corsa esigente come la Doyenne.
“Comincio a essere un po’ al limite. Anche in questa settimana mi sono sempre sentito un po’ stanco, con mal di gambe – confessa in un’intervista a La Gazzetta dello Sport – Però dai, anche prima del Fiandre avevo brutte sensazioni. Non pensavo certo di vincere. Vediamo domani”. Negli ultimi giorni è stato insieme ai compagni di squadra in ricognizione nel finale e, nel complesso, lo sviluppo della corsa non dovrebbe essere troppo diverso rispetto al passato: “Senza il Saint Nicolas torna a essere molto più importante la Redoute. Se va via un gruppettino non c’è modo di riprenderlo su questo finale molto tortuoso” aggiunge, affermando che è un arrivo più adatto alle sue caratteristiche perché non ha “lo spunto da scalatore che era necessario sul Saint Nicolas”.
Un altro fattore da non sottovalutare saranno la pioggia e il freddo: “Di sicuro non mi verranno i crampi per il caldo come all’Amstel domenica scorsa. Con il clima che ci sarà la selezione avverrà prima. Se uno sta bene è meglio perché il gruppo si assottiglia”.
Per quanto riguarda i favoriti, per lui il numero uno non è Julian Alaphilippe: “Per me è Fuglsang. Alaphilippe ha lo strappo più secco ma il percorso della Liegi è perfetto per Jakob che sta andando fortissimo” afferma, non dimenticando l’ingombrante presenza di Vincenzo Nibali: “Lui in questo finale può fare molto bene perché è uno che la bici la sa guidare“.
Non più tardi di questo lunedì è stato insieme al CT, Davide Cassani, Viviani, Trentin e Colbrelli in ricognizione sul percorso iridato di Yorkshire 2019, per il quale ha un giudizio positivo: “È un percorso che mi va molto bene perché è un po’ simile a Bergen però ha una durezza giusta, che gradisco. Sì, è proprio un Mondiale che mi piace. Certo lo abbiamo visto il giorno dopo l’Amstel e tutti abbiamo pensato che se Van der Poel avrà la stessa condizione possiamo non partire neanche. Però il 29 settembre mi auguro possa essere un’altra storia”.
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